Settimana pubblicitaria di Pasqua
Annunci sui giornali di 100 anni fa

Il coniglio di Pasqua promuove il caffè di fichi © Lienzer Nachrichten dell’11 aprile 2025

La Pasqua ha sempre avuto un significato particolare per la popolazione prevalentemente cattolica dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino. La resurrezione di Gesù è la festa più importante dell’anno liturgico cristiano, motivo per cui esistono numerosi costumi e tradizioni legati a questa festa: dalla preparazione di rametti di palma all’allestimento dei sepolcri pasquali e ai rintocchi di legno del Venerdì Santo, fino alla benedizione dei cibi e all’usanza di beccare le uova. In molte località i bambini ricevono regali dai loro padrini a Pasqua; a tal proposito molte sono le voci critiche, preoccupate del fatto che la Pasqua, come il Natale, stia perdendo il suo significato originale e venga sempre più commercializzata.
Già 100 anni fa, le aziende investivano molto in pubblicità nel periodo pasquale. Nel Lienzer Nachrichten dell’11 aprile 1925, il negozio di moda Abermann di Lienz parlava di una "Settimana pubblicitaria di Pasqua", il dott. A. Oetker augurava una "Buona Pasqua" e il caffè di fichi – un sostituto economico del caffè dell’epoca – veniva promosso con un’intera pagina di annuncio e un motto creativo (traduzione libera):
„Il coniglio di Pasqua la sa lunga!
Sa bene che la gioia più grande
Per ogni casalinga è certamente,
Il buono, l’autentico Imperial“
Il costo di un annuncio a pagina intera in quel periodo, ad esempio per il "caffè di fichi con la corona", non è pubblicato nel Lienzer Nachrichten dell’epoca. A partire dal 7 gennaio 1927, tuttavia, la testata del giornale è stata integrata con informazioni sui prezzi degli annunci:
„Prezzi degli annunci secondo tariffa. Piccoli annunci, fino a 10 parole 1 scellino, ogni parola successiva 6g, da pagare in anticipo. Scadenza per l’invio degli annunci: mercoledì a mezzogiorno. Le lettere senza firma non saranno considerate. Le spedizioni possono essere restituite solo se l’affrancatura è allegata.“
Secondo il calcolatore di valuta della Banca nazionale austriaca, 1 scellino corrisponde oggi a un potere d’acquisto di 4,82 euro.